MAPPA DELLA STREET ART A BARI
Alla scoperta delle opere di street art disseminate in città e degli artisti che le hanno create
Nei cinquant’anni dalla sua comparsa nelle strade di New York, la street art continua ad essere una pratica artistica che non smette di definire l’identità culturale dei luoghi in cui si manifesta. Allo stesso modo la street art di Bari è diventata un tratto distintivo della città, e la si può trovare in diverse zone sia centrali che periferiche.
Qui puoi trovare la nostra mappa dei murales da vedere a Bari, per realizzarla tutte le opere sono state aggiunte su Google Maps come luoghi di interesse turistico.
1. Murales in zona caserma Rossani e stazione di Bari
Arrivando a Bari in treno, si può subito fare un salto all’ex Caserma Rossani, una superficie di circa 8 ettari chiusa nel 1990 e poi occupata dal 2014 a seguito dello sgombero di Villa Roth. Ogni anno ospita il Ca.Co.Fest, il festival dell’illustrazione indipendente con artisti internazionali. Risalendo da via Giulio Petroni si possono ammirare Sam III e Elias Tano, ma se trovi la porta aperta non perdere l’occasione di dare uno sguardo anche alle bellissime opere all’interno.
Via Giulio Petroni, Sam III – 2013
Originario di Elche, Spagna, nato nel 1980, Sam III è uno degli street artist spagnoli di maggior impatto. Con radici nei graffiti degli anni ’90, si è evoluto fino a creare murales in tutto il mondo, utilizzando diverse tecniche artistiche, tra cui scultura, arte murale, video in stop-motion e animazione. Famoso per le sue ampie “ombre”, sagome nere e anonime cariche di significati alternativi che offrono un forte impatto estetico, garantendo una trasmissione diretta dei suoi messaggi. I contrasti intenzionali tra spazi bianchi e dipinti integrano perfettamente la superficie della parete nella narrazione artistica. Infuse di poesia e ironia, le opere di Sam3 nascondono spesso sfumature riflessive e oscure, che riflettono la realtà della vita e approfondiscono la condizione umana, plasmata dai viaggi internazionali dell’artista.
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Via Giulio Petroni, Elias Taño – 2019
Elías Taño (Tenerife, 1983) è un illustratore, writer e grafico noto per il suo impegno nei movimenti sociali e per l’atteggiamento irriverente che si riflette nella sua arte. Quest’opera, nata dall’incontro con il collettivo dell’ex Caserma Rossani, vuole raccontare le logiche di potere fra le classi sociali e le nazionalità. “Qui parlo dell’anticapitalismo, della migrazione, dello sfruttamento dei lavoratori, del razzismo e del femminismo, inteso come concetto radicale e non bianco, europeo, occidentale”, ha dichiarato l’artista in un’intervista, “un femminismo che comprende tutte le compagne, anche quelle latinoamericane, arabe, africane, asiatiche, donne al di fuori della logica occidentale. Nel murale che ho realizzato a Bari ci sono rappresentati tutti coloro che lottano contro la centralità europea e occidentale”.
Sottopassaggio Duca degli Abruzzi, vari artisti – 2022
L’associazione di volontari senza scopi di lucro Retake opera da anni nella riqualificazione di Bari usando l’arte come motore di una nuova bellezza della città. Ai cittadini Retaker si devono diversi interventi, come queste opere presenti lungo il muro del sottovia: c’è Gino Strada dipinto da Daniela Sersale, Raffaella Carrà dell’artista Giuseppe D’Asta e il Pasolini realizzato dallo street artist FNKey?.
Sottopasso di via Emanuela Mola, vari artisti – 2023
Sei artisti locali hanno progettato queste opere ispirate alla mobilità sostenibile, all’interno dell’iniziativa “Aria a colori”: Nadia Gelsomina, Giuseppe D’Asta, Daniela Giarratana, Amalia Tucci, Silvio Paradiso, Daniela Sersale.
Sottovia Quintino Sella, Ozmo – 2013
Gionata Gesi, in arte “Ozmo”, è una figura cardine della street art italiana: parte dai graffiti, per poi passare alla pittura a olio e alla tecnologia. Ozmo, nato nel 1975, ha avuto un ruolo chiave nel ridisegnare la street art italiana a partire dal 2001. Con un marcato realismo grafico, la sua versatile iconografia abbraccia ambienti diversi, dai centri sociali ai musei. Tra le opere più significative, il monumentale muro di Breno (2015) con Minerva e gli interventi a Milano, Londra e Miami. Nel 2012, il suo ingresso nei principali musei ha segnato una pietra miliare nella storia della street art italiana. Nel 2013 arriva a Bari e sceglie quello che rappresenta il mito fondante della nostra città, con le tre versioni di San Nicola.
Sottovia Quintino Sella, Angela Matarrese – 2023
L’omaggio di Retake al maestro e a “Nuovo cinema paradiso” nei pressi di un cinema storico della città, oggi Anchecinema.
Via Vito Fornari, Giuseppe D’Asta – 2023
L’artista e illustratore barese Giuseppe D’Asta ha regalato numerose opere alla città, a testimonianza di un credo artistico profondamente radicato nel sociale e nella comunità. Ne “I miti del mare” si riflette sul viaggio lungo il muro della scuola media Modugno, e ci si ritrova ad ascoltare il mare con le sue promesse.
2. Opere di street art centro e lungomare di Bari
Iniziamo ad esplorare la migliore street art nel centro di Bari, in un itinerario ideale da corso Vittorio Emanuele fino al lungomare di Torre Quetta. Nel tragitto, non tralasciamo un’escursione anche a Bari Vecchia alla ricerca di pratiche di street art nascoste tra i vicoli. A Bari hanno lasciato le loro tracce anche artisti come Fred Le Chevalier, il collettivo Lediesis, Merio, Tv Boy, Kris Rizek, e Blub.
Piazza Libertà, Sten&Lex – 2013
Sten&Lex, il duo di artisti italiani composto da Sten (nato a Roma nel 1982) e Lex (nato a Taranto nel 1982), sono figure di spicco dell’arte urbana mondiale, noti come pionieri nazionali della stencil art. Iniziando nei primi anni 2000 sui muri di Roma, il loro percorso di stencil si è evoluto da piccole opere ispirate a programmi televisivi americani a contributi innovativi come la scuola del buco nel 2003, con cui si utilizzano i mezzitoni per creare effetti ottici che passano dalla figurazione all’astrazione. Il loro impressionante portfolio comprende la partecipazione a eventi rinomati come il Cans Festival organizzato da Banksy nel 2008, Nuart a Stavanger, CityLeaks a Colonia e Living Walls ad Atlanta. La loro recente mostra, “Sten Lex. Rebirth”, tenutasi alla Galleria d’Arte Moderna di Roma nel 2020-21, ha ulteriormente consolidato la loro eredità artistica. L’opera di Bari è il loro primo lavoro totalmente astratto.
Piazza Diaz, Eltono – 2013
L’artista francese Eltono (nato nel 1975) ha trascorso un decennio di lavoro a Madrid, seguito da quattro anni a Pechino, e ora risiede nel sud della Francia. Flâneur, camminatore convinto e osservatore cronico, Eltono utilizza gli spazi pubblici come tela, studio e musa. La sua spiccata sensibilità per l’ambiente e la comprensione della natura imprevedibile della strada sono i suoi strumenti principali per creare arte. Avendo lavorato in oltre novanta città, Eltono ha esposto in prestigiose gallerie e musei di tutto il mondo, tra cui la Tate Modern, la Somerset House, la Fundacion Miro e l’Artium Museum. Negli ultimi quindici anni, il suo lavoro in galleria si è concentrato sulla sfida di esporre arte pubblica in spazi interni privati.
Piazza Diaz, 108 – 2013
L’artista noto come 108 è partito dal writing tradizionale, trovando la sua dimensione nella pittura di grandi e misteriose figure che invadono gli spazi pubblici, divenendo uno tra i più influenti artisti del writing astratto in Italia. A differenza dei writers tradizionali che usano lettering per esprimere il proprio soprannome, 108 utilizza la tecnica del numering, numeri al posto delle lettere. Il suo lavoro sempre quasi completamente astratto, surreale e minimale trova ispirazione nei graffiti dell’Europa neolitica nelle avanguardie del novecento.
Piazza Diaz, Maupalm – 2016
Maupal è un artista di strada romano, già famoso per il ritratto di Papa Francesco in versione Superman. Arriva a Bari in occasione della festa di San Nicola, raffigurando il santo come ponte tra i due fronti. L’opera intitolata #eastwest trae ispirazione dalla Bibbia, versetto 103:12 “come dista l’Oriente dall’Occidente, così Dio (alias l’amore) allontana da noi le nostre colpe”.
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Lungomare corso Trieste, Hell’ O Monster – 2013
HELL’O Monsters, la collaborazione artistica del duo di Bruxelles Jérôme Meynen e Antoine Detaille, ha fatto il giro d’Europa per oltre un decennio. Formatisi in pittura, si sono deliberatamente liberati dai codici tradizionali della street art, prendendo le distanze dall’etichetta di artisti di strada. Formatisi come trio nel 2008 e poi diventati un potente duo nel 2014, Meynen e Detaille traggono ispirazione dai diversi elementi della storia dell’arte. I loro murales mostrano esseri ibridi – in parte piante, in parte uccelli – mentre la forma umana, un tempo dominante, appare ora come un residuo frammentato. La palette di colori intensa e vibrante del duo, che spazia da tonalità vivaci a delicati pastelli, gioca un ruolo fondamentale nelle loro accattivanti creazioni.
Corso Vittorio Veneto, Dem – 2015
Cosa stanno osservando questi tre colossi? È il mare Adriatico, che si staglia difronte al muro dove l’artista italiano Dem ha deciso di plasmarli. È lo stesso mare che ha dato vita e cultura alle civiltà che colonizzarono la Puglia prima dei Romani: Peucezi, Iapigi, Messapi e Dauni, i cui rispettivi, antichi immaginari sembrano mescolarsi nel coloratissimo trio, composto da una figura femminile, una maschile e una specie di essere mitologico, un animale acquatico. Una statuetta di terracotta del 400-300 a.C. è servita d’ispirazione per la figura femminile, mentre una selezione di steli daune è la base su cui l’artista ha dato un volto a quella maschile, traendo spunto anche per il motivo del “fiore della vita”. L’animale mitologico, una creatura degli abissi, è invece un’invenzione originale di Dem: un essere “potente”, su modello dei Nommo, spiriti acquatici metà pesci metà divinità venerati dal popolo dei Dogon (Mali, Africa occidentale), e comparsi sotto nomi diversi in altre civiltà, tra cui gli Assiri, gli Hopi e gli Aborigeni.
3. La street art nei quartieri San Pio e San Paolo
Palazzi di San Pio, vari artisti – 2014 e 2015
Il collettivo Pigment workroom porta in questo quartiere periferico di Bari cinque street artists italiani: Alberonero, Alfano, Ciredz, Geometric Bang e Tellas, con il progetto “Enziteto Real Estate” del 2014. L’anno successivo invita il writer Lauda a realizzare una sua opera sempre sulla facciata di un palazzo.
Quartiere Museale San Paolo, vari artisti – 2021
Fermandosi in via Giacomino Pugliese, possiamo ammirare le dieci opere nate dal progetto Quartiere Museale San Paolo. I migliori artisti pugliesi come Skolp, Rizek, AweR, Chekos e Davide DPA, hanno affiancato James Reka, David Pompili, Manu Invisible e Hogre in questa storica manifestazione di arte urbana.
4. Il capolavoro di street art dell’ex liceo Socrate
Via Fanelli 206/16, Blu e Ericailcane – 2022
Un’omaggio all’Odissea dei migranti che hanno trovato casa nell’esperienza del Socrate Occupato. Ericailcane e Blu uniscono ancora una volta la loro arte ai luoghi che la ospitano, in una sorta magica benedizione. La struttura ormai sgomberata racconta ancora le storie di tutti i migranti che l’hanno abitata, attraverso questo lavoro a quattro mani destinato probabilmente a scomparire a seguito della decisione di demolire l’edificio.
Ericailcane è uno Street artist, illustratore, disegnatore e scultore originario di Belluno. Ha iniziato a farsi conoscere all’inizio del nuovo millennio con i graffiti nei muri e nei centri sociali bolognesi. I lavori di Ericailcane sono caratterizzati da una precisione scientifica con cui l’artista delinea inquietanti animali dalle movenze umane, inseriti in contesti estranianti, talvolta carichi di un significato sociale o ecologico. Molto importante è la sua collaborazione con lo street artist Blu, con cui condivide fin dagli esordi la creazione di numerosi murales a più mani, quasi sempre di enormi dimensioni. Anche Blu, artista del quale non è pubblicamente conosciuto né il nome né la data di nascita, fa i suoi primi passi nella scena bolognese, diventando secondo Il Guardian segnalato come uno dei dieci migliori street artist nel 2011.