Indossare opere d’arte con Hopera Design
Il brand di slow fashion nato dalla mente creativa del barese Davide Bozzi
La moda oggi è il settore in grado di attirare i più brillanti creativi del mondo, anche per la sua capacità di dialogare con tutte le arti senza mai perdere il ruolo di protagonista. Marketing, moda e musica sono nel dna personale e professionale di Davide Bozzi, giovane barese che vive e lavora a Barcellona. Qui ha creato e lanciato un progetto in ambito fashion che vuole portare l’arte in movimento e renderla accessibile a chiunque, ovunque. Hopera Design è una selezione di magnifiche opere, dall’art decò europea ai decori giapponesi, stampate su t-shirt di alta qualità, affinché la bellezza dell’arte moderna e classica possa farsi largo nella giungla urbana. In questo nuovissimo progetto il tempo si fonde, ma anche lo spazio, rappresentato dai tanti luoghi che sono diventate le tappe del percorso di Davide, partendo proprio da Bari, come racconta lui stesso.
A Barcellona hai iniziato la tua carriera lavorando nel reparto marketing di Desigual, e oggi lavori per il fashion brand spagnolo Lola Casademunt. All’origine della tua passione per l’arte e la creatività però ci sono gli affetti personali.
La passione per l’arte è profondamente radicata nella mia vita e la attribuisco alla mia eclettica sorella maggiore Luana. Il suo spirito creativo e ribelle mi ha sempre affascinato. Per quanto riguarda la mia passione per la moda, la devo al mio caro amico barese Dario, che per me è più che altro un fratello. È il miglior cercatore di tendenze che abbia mai conosciuto e, crescendo al suo fianco, ho sviluppato un profondo apprezzamento per l’espressione creativa e l’estetica raffinata. Col tempo, questa inclinazione è diventata uno dei pilastri fondamentali della mia vita personale e del mio percorso professionale.
Dopo la laurea triennale in Marketing e Comunicazione a Bari, hai iniziato la tua avventura in Spagna con un programma di scambio universitario a Madrid. Il richiamo del mare poi ti ha spinto verso Barcellona, dove hai conseguito la laurea specialistica prima di iniziare a lavorare, appunto, da Desigual. Ma in realtà l’intuizione di unire arte e moda non nasce sul suolo iberico.
Dopo quattro anni di preziosa esperienza a Desigual, ho deciso di prendermi un anno sabbatico per approfondire il marketing digitale e migliorare il mio inglese. Ho fatto le valigie e sono partita per l’Australia. Durante questo periodo, ho fatto una scoperta: mentre cercavo un’immagine digitale di un’opera d’arte che avevo visto in un libro, mi sono imbattuta in una vasta biblioteca di opere d’arte di alta qualità messe a disposizione dai musei di tutto il mondo. Questa rivelazione ha aperto nella mente la possibilità di fondere le mie due passioni, creando un marchio di moda che fondesse l’arte classica con quella contemporanea, con l’obiettivo di diffondere l’arte in modo accessibile.
Una volta tornato a Barcellona però non hai creato un brand di moda, ma un collettivo di musica elettronica, Survibe Music. Che ruolo ha la musica nella tua vita?
La musica è il filo conduttore della mia vita. È un linguaggio universale che mette in contatto le persone, suscita emozioni e trasforma i momenti in ricordi indelebili. La sua capacità di creare connessioni ed evocare emozioni è un elemento cruciale nella mia vita e nel mio lavoro. Tornato in Spagna dopo il mio anno sabbatico, è arrivato il COVID-19 e mentre mi annoiavo un po’ in isolamento con uno dei miei migliori amici, il musicista Funkinhell, è nata Survibe Music. È un’organizzazione di eventi di musica elettronica e techno creata da me e da altri quattro soci, cari amici tutti originari di Bari con sede a Barcellona. Come co-fondatore e DJ resident, ho avuto il privilegio di lavorare a stretto contatto con numerosi talenti locali.
Quell’ispirazione che hai avuto durante il tuo anno sabbatico è diventata realtà anni dopo, cosa le ha dato vita?
Nello stesso periodo di Survibe, lavoravo come marketing manager in un’altra azienda di moda, Surkana. Dopo quattro anni, volevo valutare attentamente e ho deciso di iscrivermi all’Executive Master in Luxury Marketing Management dell’ESADE. Mentre sfogliavo libri d’arte e coglievo l’occasione per annoiarmi di nuovo, mi sono imbattuto in un un quadro di Bosch, e così è nata l’ispirazione per HOPERA Design. Ho condiviso l’idea con Andrea, un caro amico, compagno di stanza e ora socio, in realtà è il mio Morpheus di Matrix. Abbiamo fatto circolare la presentazione, e diversi amici e conoscenti hanno voluto investire. Da quel momento in poi ho lavorato ininterrottamente, e ricordo una frase del mio grande amico Virgili A., che diceva: “i sogni si avverano quando non si dorme“. Ora lavoro come Marketing Manager per Lola Casademunt di giorno, e al progetto Hopera Design di notte e nei weekend.
Come selezionate le opere d’arte stampate sulle magliette?
La selezione delle opere è un processo guidato dalla passione e dall’attenzione. Cerco opere con storie significative, messaggi profondi e rilevanza attuale. La mia missione è andare oltre le opere d’arte convenzionali, alla ricerca di capolavori meno conosciuti ma ugualmente influenti. Ogni opera d’arte che scegliamo deve raccontare una storia, trasmettere un messaggio o catturare un’emozione. Vogliamo che le nostre opere siano più che semplici oggetti, ma veicoli di espressione artistica. L’idea di trovare opere d’arte con messaggi contemporanei mira a consentire a chi le indossa di identificarsi con l’opera stessa, associarsi all’artista ed esprimere la propria creatività attraverso la moda. Ciò che si indossa diventa una tela vivente, un modo per esprimere il proprio amore per l’arte e il proprio spirito creativo.
Quali sono i valori di cui Hopera Design si fa portatore come brand di moda?
La nostra visione è espressa nel claim “Art to the People”. Vogliamo che il nostro marchio sia riconosciuto a livello globale, contribuendo alla diffusione dell’arte e dell’ispirazione in tutto il mondo, rendendo l’arte più accessibile e influenzando un pubblico globale. Vogliamo farlo in modo sostenibile.
“Ecco perché abbracciamo un modello di business slow fashion“
Produciamo on demand per evitare l’overstock e contrastare l’impatto ambientale negativo della fast fashion. I nostri prodotti sono sostenibili al 100% e hanno un significato senza tempo. Queste opere d’arte influenzano e dettano le tendenze del design da secoli e noi intendiamo promuovere un approccio al consumo più consapevole.
I prossimi prodotti su cui state lavorando?
In futuro abbiamo l’introduzione di nuove categorie, come quadri, skateboard di design, palloni da basket, sciarpe, ceramiche e molto altro. Le T-shirt sono solo il nostro primo passo verso un mondo di creatività senza limiti.